Piani concimazione Milano

Cosa sono i piani di concimazione

I piani concimazione sono schemi che prevedono l’applicazione di fertilizzanti e/o ammendanti al terreno, in modo da garantire una nutrizione ottimale deln terreno e delle piante.
I piani di concimazione possono essere sviluppati per differenti tipologie di coltivazioni (ad esempio orti, frutteti, colture estensive), e possono variare in base alle esigenze specifiche della singola pianta o coltura.
La realizzazione di un piano di concimazione richiede una conoscenza specifica delle esigenze nutrizionali delle piante e delle proprietà chimico-fisiche del terreno e la sua realizzazione dovrebbe essere effettuata da un professionista esperto del settore, come un membro giardiniere e agronomo del nostro team di giardinaggio.milano.it

Esistono anche dei programmi e delle applicazioni informatiche che consentono di elaborare piani di concimazione in modo autonomo, sulla base di alcune informazioni di base, come il tipo di coltura e le caratteristiche del terreno.

Tuttavia, è importante tenere presente che questi strumenti non sostituiranno mai la competenza e l’esperienza di un esperto del settore, e che l’efficacia del piano di concimazione dipenderà dalla corretta valutazione delle specifiche esigenze nutrizionali delle piante e dal monitoraggio costante delle condizioni del terreno: puoi contattarci in qualsiasi momento per richiedere una consulenza gratuita ai nostri esperti.

Lo loro scopo principale di un buon piano concimazione è quello di soddisfare le esigenze nutritive delle colture, migliorare la produttività e la qualità dei prodotti agricoli, nonché prevenire gli effetti negativi derivanti dall’uso eccessivo di fertilizzanti, come l’inquinamento delle acque e la riduzione della fertilità del suolo. Per questo, prevedono l’analisi del terreno e della coltura, la determinazione delle dosi e dei tipi di fertilizzanti da utilizzare, e la pianificazione delle modalità di applicazione. In questo modo, consentono di massimizzare l’efficienza dell’uso dei fertilizzanti, ridurre i costi di produzione, proteggere l’ambiente e migliorare la sostenibilità dell’agricoltura.

La concimazione, inoltre, dopo la semina e il trapianto dei bulbi, fa parte delle attività essenziali di una buona preparazione del giardino per la primavera.

Piani concimazione: scegli il fertilizzante adatto

Quali sono i principali nutrienti contenuti nei fertilizzanti?

I fertilizzanti sono prodotti che contengono sostanze nutrienti utilizzate per migliorare la crescita e la salute delle piante. I principali nutrienti contenuti nei fertilizzanti sono tre: azoto (N), fosforo (P) e potassio (K), comunemente indicati come NPK.

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Lo loro scopo principale di un buon piano di concimazione è quello di soddisfare le esigenze nutritive delle colture
  • L’azoto è un elemento essenziale per la formazione delle proteine, degli acidi nucleici e di altre molecole fondamentali per la crescita delle piante. Inoltre, l’azoto favorisce lo sviluppo del fogliame e della massa vegetativa delle piante. I fertilizzanti contenenti azoto sono comunemente utilizzati per stimolare la crescita vegetativa delle piante, migliorare la resa e la qualità dei prodotti agricoli.
  • Il fosforo è un elemento importante per la formazione dei tessuti vegetali, la crescita delle radici e la maturazione dei frutti. I fertilizzanti contenenti fosforo sono particolarmente utili nelle fasi di sviluppo delle piante, come la semina, la germinazione e la riproduzione, in quanto stimolano la formazione delle radici e il rafforzamento dei tessuti vegetali.
  • Il potassio è un elemento fondamentale per la regolazione della pressione osmotica delle cellule vegetali e per il trasporto degli zuccheri e degli amminoacidi all’interno delle piante. Inoltre, il potassio favorisce la resistenza delle piante alle malattie e alle condizioni climatiche avverse, come la siccità. I fertilizzanti contenenti potassio sono particolarmente utili nelle fasi di maturazione delle piante, in quanto migliorano la qualità dei prodotti agricoli e ne aumentano la conservabilità.

Oltre ai nutrienti principali, i fertilizzanti possono contenere anche altri elementi e altri micronutrienti che sono necessari per la crescita e la salute delle piante.

  • Il calcio è essenziale per la formazione delle pareti cellulari e per il trasporto dei nutrienti all’interno delle piante. I fertilizzanti contenenti calcio sono particolarmente utili per le piante che richiedono un elevato contenuto di questo elemento, come le piante da frutto.
  • Il magnesio è un componente importante della clorofilla, il pigmento che permette alle piante di effettuare la fotosintesi. I fertilizzanti contenenti magnesio sono particolarmente utili per le piante che crescono in terreni poveri di questo elemento, come i terreni acidi.
  • Il ferro è necessario per la formazione dei cloroplasti, le strutture cellulari che contengono la clorofilla e permettono la fotosintesi. I fertilizzanti contenenti ferro sono particolarmente utili per le piante che crescono in terreni poveri di questo elemento, come i terreni alcalini.
  • Lo zinco è necessario per la formazione di enzimi e per la regolazione dell’assorbimento dei nutrienti da parte delle piante. I fertilizzanti contenenti zinco sono particolarmente utili per le piante che crescono in terreni poveri di questo elemento, come i terreni calcarei.

La scelta dell’uso dei fertilizzanti può migliorare la produttività delle piante e la qualità dei prodotti agricoli, ma è importante utilizzarli con cautela per evitare l’eccesso di nutrienti che può danneggiare le piante e l’ambiente circostante: perciò l’assistenza di un professionista del settore può essere determinante per la fertilità e un crescita sana del terreno e delle sue piante.

Come si determina il fabbisogno di concime per una determinata coltura?

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Il tipo di terreno in cui viene coltivata una pianta può influenzare notevolmente il fabbisogno di concime necessario.

Il fabbisogno di concime per una coltura dipende da diversi fattori, tra cui:

  • Il tipo di coltura: Il tipo di coltura è uno dei fattori più importanti che influenzano il fabbisogno di concime. Infatti, ogni coltura ha esigenze nutrizionali specifiche in termini di quantità e tipi di nutrienti necessari per una crescita ottimale. Ad esempio, una coltura di grano richiederà una quantità maggiore di azoto rispetto ad una coltura di fagioli.
  • Il tipo di terreno: Il tipo di terreno in cui viene coltivata una pianta può influenzare notevolmente il fabbisogno di concime necessario. Ad esempio, un terreno argilloso può trattenere maggiormente i nutrienti rispetto ad un terreno sabbioso, il che significa che le piante che crescono su terreni sabbiosi potrebbero richiedere una maggiore quantità di concime per compensare la perdita di nutrienti.
  • Il clima: Il clima influisce anche sul fabbisogno di concime delle colture. Ad esempio, un clima umido può aumentare il fabbisogno di azoto delle colture, poiché la pioggia può lavare via i nutrienti dal suolo. Al contrario, un clima arido può richiedere una maggiore quantità di potassio, poiché il potassio aiuta le piante a regolare la loro attività idrica.
  • Le pratiche colturali adottate: Le pratiche colturali adottate, come la rotazione delle colture, l’irrigazione, la potatura e la concimazione influenzano anche il fabbisogno di concime delle colture. Ad esempio, la rotazione delle colture può aiutare a mantenere la fertilità del suolo, riducendo la necessità di concimazione aggiuntiva. Allo stesso modo, una corretta irrigazione può aiutare a ridurre il fabbisogno di concime, poiché una quantità adeguata di acqua può migliorare l’assorbimento dei nutrienti da parte delle piante.

È importante comprendere queste variabili per determinare la quantità di concime necessaria per una crescita ottimale delle piante e per evitare una concimazione eccessiva che potrebbe danneggiare l’ambiente.
La quantità di nutrienti che una pianta richiede dipende dal suo ciclo di crescita, dalle fasi di sviluppo e dalle esigenze specifiche di ogni specie vegetale.

Per determinare il fabbisogno di concime di una coltura, si consiglia di far eseguire un’analisi del suolo per identificare le carenze nutrizionali e le eventuali condizioni avverse che potrebbero influire sulla crescita delle piante: i nostri giardinieri ti elaboreranno poi un programma accurato per una crescita rigogliosa delle tue piante.

Le piante più comuni per cui si utilizzano i concimi includono:

  • Ortaggi: in generale, gli ortaggi richiedono una grande quantità di azoto, fosforo e potassio per una crescita sana. Le piante di pomodoro, ad esempio, richiedono una maggiore quantità di fosforo durante la fase di fioritura e fruttificazione. Le piante di cavolo richiedono una grande quantità di azoto per una crescita sana e veloce.
  • Cereali: i cereali, come il grano e l’avena, richiedono una grande quantità di azoto e potassio per una crescita sana. I concimi per cereali sono spesso a rilascio lento per fornire un apporto costante di nutrienti durante l’intero ciclo di crescita.
  • Frutta: le piante da frutto, come gli alberi di mele e le piante di fragole, richiedono una grande quantità di potassio per una crescita sana e per la produzione di frutti. I concimi per la frutta sono spesso a rilascio lento per fornire un apporto costante di nutrienti durante tutto il ciclo di crescita.
  • Piante ornamentali: le piante ornamentali, come le rose e le piante da giardino, richiedono una grande quantità di azoto e fosforo per una crescita sana e per la produzione di fiori. I concimi per le piante ornamentali sono spesso a rilascio lento per fornire un apporto costante di nutrienti durante tutto il ciclo di crescita.

Quali sono le tecniche di concimazione più utilizzate?

Esistono diverse tecniche di concimazione, ciascuna delle quali ha un suo specifico scopo e viene utilizzata in base alle esigenze del terreno e delle piante da coltivare. Le principali tecniche di concimazione sono:

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Esistono diverse tecniche di concimazione, ciascuna delle quali ha un suo specifico scopo
  • La concimazione organica è una tecnica agricola che utilizza materiali di origine animale o vegetale per apportare nutrienti e migliorare la fertilità del terreno. Questa pratica rappresenta una soluzione sostenibile e rispettosa dell’ambiente, in quanto non comporta l’utilizzo di prodotti chimici sintetici. L’impiego di concimi organici come il letame, il compost o i residui di potatura, consente di arricchire il suolo con elementi nutritivi essenziali per le piante, come azoto, fosforo e potassio, ma anche micronutrienti come zinco, manganese e ferro. In questo modo, le piante crescono in modo più sano e rigoglioso. Inoltre, la concimazione organica ha un impatto positivo sulla struttura del terreno, favorendo la formazione di humus e aumentando la capacità di ritenzione idrica. Questi fattori favoriscono lo sviluppo di microorganismi utili al suolo, che contribuiscono alla crescita delle piante e alla prevenzione di malattie. In definitiva, la concimazione organica rappresenta una scelta vantaggiosa sia dal punto di vista agronomico che ambientale, in quanto consente di migliorare la fertilità del terreno in modo sostenibile e naturale, mantenendo la biodiversità e la salute dell’ecosistema agricolo.
  • La concimazione chimica è una tecnica agricola che prevede l’utilizzo di concimi di origine sintetica, come i fertilizzanti a base di azoto, fosforo e potassio. Questi prodotti contengono alti livelli di nutrienti, che vengono assimilati rapidamente dalle piante, migliorando la crescita e la resa dei raccolti. Tuttavia, l’utilizzo eccessivo di concimi chimici può avere effetti negativi sul terreno e sull’ambiente. In primo luogo, questi prodotti possono alterare la composizione chimica del suolo, aumentando l’acidità e compromettendo la capacità di ritenzione idrica. Ciò può causare problemi di erosione del suolo e di degradazione ambientale. Inoltre, l’utilizzo eccessivo di concimi chimici può contaminare le acque sotterranee e superficiali, causando problemi di inquinamento e compromettendo la sicurezza alimentare. In particolare, l’accumulo di nitrati e fosfati nel suolo può causare la proliferazione di alghe e la riduzione dell’ossigeno disponibile per la fauna ittica. Per questo motivo, è importante utilizzare i fertilizzanti chimici con cautela e seguendo le dosi consigliate, valutando attentamente le esigenze delle piante e le caratteristiche del terreno. È possibile integrare la concimazione chimica con quella organica, utilizzando compost e letame per apportare nutrienti in modo naturale e sostenibile. In questo modo, è possibile ottenere raccolti di alta qualità senza compromettere la salute dell’ambiente e la sostenibilità dell’agricoltura: per un corretto dosaggio chiedi agli esperti e non rischierai errori.
  • La concimazione di copertura è una tecnica agricola che consiste nell’utilizzo di piante che, grazie alle loro radici, arricchiscono il terreno di nutrienti. Questo processo avviene attraverso la fissazione dell’azoto atmosferico, grazie alle radici delle leguminose come il trifoglio, che hanno la capacità di convertire l’azoto presente nell’aria in una forma utilizzabile dalle piante. In questo modo, la concimazione di copertura consente di ridurre l’utilizzo eccessivo di concimi chimici e migliorare la fertilità del terreno. Le piante da concimazione di copertura possono essere seminate tra le colture principali o su terreni incolti, dove aiutano a prevenire l’erosione del suolo e migliorare la struttura del terreno. Inoltre, la concimazione di copertura ha anche un impatto positivo sull’ambiente, poiché riduce l’emissione di gas serra e la contaminazione delle acque sotterranee causate dall’eccesso di fertilizzanti chimici. In generale, questa tecnica rappresenta una soluzione sostenibile ed efficace per garantire la salute del suolo e aumentare la produttività delle colture a lungo termine.
  • La concimazione fogliare è una tecnica agricola che prevede l’applicazione di concimi direttamente sulle foglie delle piante. Questa tecnica consente di fornire rapidamente e in modo efficace ai nutrienti alle piante, soprattutto in caso di carenze nutrizionali. La concimazione fogliare è particolarmente utile per le piante da frutto e ortaggi, dove la quantità e la qualità dei frutti dipendono dall’apporto nutrizionale adeguato. La concimazione fogliare viene effettuata mediante l’utilizzo di spruzzatori o nebulizzatori che consentono di distribuire il concime in modo uniforme sulle foglie delle piante. I concimi utilizzati per questa tecnica possono essere di natura organica o chimica e vengono solitamente diluiti in acqua per facilitarne la distribuzione. La concimazione fogliare è particolarmente utile in situazioni in cui il terreno non è in grado di fornire alle piante tutti i nutrienti di cui hanno bisogno. Inoltre, questa tecnica consente di evitare la perdita di nutrienti attraverso l’erosione del terreno o la percolazione delle acque sotterranee. Tuttavia, è importante effettuare questa tecnica con cautela, in quanto l’eccessiva applicazione di concimi fogliari può causare bruciature e danneggiare le piante.
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È importante valutare attentamente la quantità e il tipo di concime da utilizzare, in modo da evitare problemi di sovradosaggio o carenza di nutrienti.
  • La concimazione di fondo è una tecnica agricola che prevede l’applicazione di concimi direttamente nel terreno, prima della semina o della trapiantatura delle piante. Questo tipo di concimazione consente di fornire alle piante i nutrienti necessari per un buon sviluppo fin dalla fase iniziale della loro crescita. I concimi utilizzati per la concimazione di fondo possono essere di natura organica o chimica. La scelta del tipo di concime dipende dalle esigenze delle piante e dalle caratteristiche del terreno. I concimi organici, come il letame, la pacciamatura o il compost, migliorano la struttura del terreno e arricchiscono il suolo di sostanze organiche utili alle piante. I concimi chimici, invece, forniscono alle piante una maggiore quantità di nutrienti in modo più rapido. La concimazione di fondo viene effettuata mediante l’utilizzo di macchine specifiche che distribuiscono il concime uniformemente nel terreno. In questo modo, i nutrienti sono subito disponibili per le piante appena piantate e vengono assorbiti gradualmente durante il loro sviluppo. La concimazione di fondo consente di ridurre l’utilizzo di concimi chimici durante il ciclo di crescita delle piante, poiché i nutrienti sono già presenti nel terreno. Tuttavia, è importante effettuare la concimazione di fondo in modo mirato, poiché l’eccessiva applicazione di concimi può causare problemi di fertilità del suolo e contaminazione delle acque sotterranee. È importante inoltre considerare il tipo di coltura e le esigenze delle piante per scegliere il concime più adatto e la giusta quantità.

La scelta della tecnica di concimazione dipende dalle esigenze specifiche del terreno e delle piante da coltivare. È importante valutare attentamente la quantità e il tipo di concime da utilizzare, in modo da evitare problemi di sovradosaggio o carenza di nutrienti. Richiedi un sopralluogo o una consulenza con i nostri esperti, in modo da identificare la soluzione migliore.

Quali sono le conseguenze di una scorretta gestione dei piani di concimazione sulla qualità dei prodotti agricoli?

La gestione scorretta dei piani di concimazione può avere diverse conseguenze negative sulla qualità dei prodotti agricoli e sulla salute del terreno come:

  • Riduzione della fertilità del suolo: L’uso eccessivo di fertilizzanti può causare un accumulo di sostanze chimiche nel terreno, rendendolo meno fertile e riducendo la capacità delle piante di assorbire i nutrienti di cui hanno bisogno per crescere.
  • Inquinamento delle acque: L’eccesso di fertilizzanti può finire nelle acque sotterranee e superficiali, causando la contaminazione dell’acqua potabile e dei corsi d’acqua vicini.
  • Riduzione della biodiversità: L’uso eccessivo di fertilizzanti può causare la perdita di specie vegetali e animali che dipendono da un terreno sano e naturale.
  •  Aumento dei costi di produzione: L’uso eccessivo di fertilizzanti può aumentare i costi di produzione a causa dell’acquisto di prodotti costosi e dell’eventuale necessità di riparare i danni causati dalla concimazione eccessiva.

Per accorgersi che la concimazione deve essere migliorata e individuare i sintomi che si possono riscontrare sulle piante e sul terreno, bisogna osservare attentamente la situazione del campo. Alcuni dei sintomi di una concimazione errata possono essere:

  • Sintomi sulle piante: Le piante possono mostrare una serie di sintomi di carenza o di eccesso di nutrienti. Ad esempio, le piante che hanno troppo azoto possono avere foglie grandi e morbide e steli deboli, mentre le piante che hanno troppo fosforo possono mostrare una crescita ridotta, foglie scure e radici poco sviluppate.
  • Cambiamenti nel terreno: L’eccesso di concimazione può causare cambiamenti nel terreno, come l’acidificazione, la compattazione o la formazione di croste sulla superficie. Inoltre, il terreno può diventare duro e secco, impedendo alle piante di assorbire i nutrienti di cui hanno bisogno.
  • Problemi di salute delle piante: La concimazione scorretta può anche aumentare il rischio di malattie delle piante, come l’attacco di insetti o funghi.
    In generale, è importante monitorare attentamente la situazione del campo, valutare i sintomi sulle piante e controllare regolarmente la qualità del terreno per assicurarsi che la concimazione sia corretta e che non stia causando danni al terreno e alle piante.

Quali sono le modalità di applicazione dei fertilizzanti?

Ci sono diverse modalità di applicazione dei fertilizzanti, tra cui:

  • Applicazione a terra: i fertilizzanti vengono applicati sulla superficie del terreno e poi incorporati nel suolo tramite lavorazione meccanica o con l’aiuto di pioggia o irrigazione.
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Ci sono diverse modalità di applicazione dei fertilizzanti che variano in base al tipo di coltura
  • Applicazione in superficie: i fertilizzanti vengono sparsi sulla superficie del terreno senza essere incorporati. Questo metodo è adatto per terreni con pendenze ripide o in aree con poca acqua. Applicazione tramite irrigazione: i fertilizzanti vengono somministrati attraverso l’acqua di irrigazione. Questo metodo è efficace per fornire nutrienti alle piante in modo uniforme, ma richiede un’attrezzatura specifica per l’iniezione di fertilizzanti nell’acqua di irrigazione.
  • Applicazione fogliare: i fertilizzanti vengono spruzzati direttamente sulle foglie delle piante. Questo metodo è utile per fornire nutrienti alle piante in modo rapido e diretto, ma è meno efficace di altri metodi per la somministrazione di grandi quantità di nutrienti.
  • Applicazione con gocciolamento: i fertilizzanti vengono somministrati tramite un sistema di irrigazione a goccia. Questo metodo è efficace per fornire nutrienti alle piante in modo uniforme e controllato, ma richiede l’utilizzo di un’attrezzatura specifica per l’iniezione dei fertilizzanti nell’acqua di irrigazione.

Ognuna di queste diverse applicazioni offre vantaggi e svantaggi in base alle esigenze specifiche della coltura, alle caratteristiche del terreno e all’equipaggiamento disponibile.

Per le colture che richiedono una quantità maggiore di nutrienti, come i cereali, l’applicazione a terra dei fertilizzanti è il metodo più comunemente utilizzato. Questo metodo permette una distribuzione uniforme dei nutrienti nel terreno, garantendo una crescita uniforme delle piante. Inoltre, l’applicazione a terra può essere facilmente integrata con la lavorazione meccanica del suolo, come l’aratura o la zappatura, che aiuta a incorporare i fertilizzanti nel terreno e a migliorare la struttura del suolo.
Per le colture in zone con pendenze ripide o in aree con poca acqua, l’applicazione in superficie può essere una scelta migliore. Questo metodo riduce il rischio di erosione del suolo e può essere utilizzato in combinazione con la tecnica di conservazione del suolo per ridurre la perdita di acqua e aumentare l’efficienza dell’uso dei nutrienti.
Per le colture che richiedono un apporto uniforme di nutrienti, come le colture orticole, l’applicazione tramite irrigazione può essere una scelta ideale. Questo metodo consente di somministrare i nutrienti direttamente alle radici delle piante, migliorando l’assorbimento dei nutrienti e la loro disponibilità per le piante.
Per le colture che richiedono una somministrazione rapida di nutrienti, come le colture a ciclo breve, l’applicazione fogliare può essere una scelta efficace. Questo metodo consente di fornire nutrienti alle piante in modo rapido e diretto, ma è meno efficace per la somministrazione di grandi quantità di nutrienti.
Per le colture in terreni con alta salinità o con una limitata capacità di ritenzione idrica, l’applicazione con gocciolamento può essere una scelta migliore. Questo metodo consente di somministrare i nutrienti in modo controllato, riducendo il rischio di perdita di nutrienti per dilavamento e aumentando l’efficienza dell’uso dei nutrienti.

La scelta del metodo di applicazione dei fertilizzanti dipende dalle esigenze specifiche della coltura e dalle caratteristiche del terreno. Chiedi ai nostri giardinieri a Milano di aiutarti: la scelta del metodo corretto può contribuire a migliorare la crescita delle piante, a ridurre il rischio di perdita di nutrienti e a migliorare l’efficienza dell’uso dei fertilizzanti.

Costi piano di concimazione Milano

I costi per un piano di concimazione da parte di professionisti possono variare a seconda di diversi fattori, tra cui:

  • Dimensioni dell’area da concimare: più grande è l’area da concimare, maggiori saranno i costi per la quantità di concime necessario e per il tempo richiesto per la stesura.
  • Tipologia di coltura: diverse colture richiedono tipi di concimi specifici e quantità diverse, il che può influire sui costi.
  • Metodo di applicazione del concime: ci sono diverse modalità per applicare il concime, come l’applicazione manuale o meccanica, e ciascuna può avere un costo differente.
  •  Condizioni del terreno: se il terreno è molto fertile o, al contrario, impoverito, ciò potrebbe influire sulla quantità e sulla tipologia di concime necessario e quindi sui costi.

In generale, i costi per un piano di concimazione professionale possono variare da alcune centinaia di euro per un’area di pochi metri quadri a diverse migliaia di euro per grandi colture o appezzamenti di terreno.

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Che differenza c’è tra fertilizzante e concime?

Il termine “concime” si riferisce a qualsiasi sostanza utilizzata per migliorare la fertilità del suolo e promuovere la crescita delle piante, inclusi materiali organici (come letame o compost) e inorganici (come i fertilizzanti chimici). “Fertilizzante”, invece, indica specificamente i prodotti chimici o sintetici formulati per fornire nutrienti essenziali alle piante, come azoto, fosforo e potassio, in proporzioni bilanciate. La principale differenza sta quindi nella natura del prodotto: organica per i concimi in generale (anche se esistono concimi inorganici) e chimica/sintetica per i fertilizzanti.

Come concimare le piante di olivo?

Per concimare le piante di olivo, segui questi passaggi:

  1. Periodo: La concimazione va effettuata in due momenti principali dell’anno: alla fine dell’inverno (febbraio-marzo) per stimolare la crescita vegetativa e la fioritura, e in autunno (ottobre-novembre) per favorire lo sviluppo radicale e preparare l’albero al riposo invernale.
  2. Tipo di concime: Utilizza un concime bilanciato con una buona proporzione di azoto (N), fosforo (P) e potassio (K), adeguato alle esigenze specifiche dell’olivo. Inoltre, è consigliabile integrare con concimi organici come il letame ben maturo o il compost, che migliorano la struttura del suolo e la disponibilità di nutrienti.
  3. Modalità di applicazione: Distribuire il concime uniformemente intorno all’albero, estendendosi fino alla chioma, dove si trovano le radici attive. Evitare il contatto diretto del concime con il tronco. Per i concimi granulari, incorporarli leggermente nel suolo con una zappetta, mentre i concimi liquidi possono essere diluiti e applicati con annaffiature.
  4. Dosaggio: Seguire le istruzioni specifiche sul prodotto utilizzato, adattando le quantità in base all’età e alla dimensione dell’olivo, nonché alla fertilità del suolo.

La concimazione corretta è fondamentale per la salute e la produttività dell’olivo, influenzando la qualità e la quantità della futura raccolta di olive.

Come distribuire il concime?

Per distribuire il concime intorno alle piante di olivo:

  1. Determina l’area di applicazione: L’area ideale per la distribuzione del concime si estende dalla base dell’albero fino alla periferia della chioma, dove terminano i rami. Questa zona, chiamata goccia o cerchio della chioma, corrisponde all’area dove si trovano le radici più attive nell’assorbimento dei nutrienti.
  2. Applica il concime uniformemente: Distribuisci il concime in modo uniforme su tutto il cerchio della chioma, evitando di ammassarlo in un unico punto. Assicurati che il concime non venga a contatto diretto con il tronco dell’albero per evitare danni alla corteccia.
  3. Incorporazione nel suolo: Se utilizzi concime granulare, dopo averlo distribuito, usa una zappa o un rastrello per incorporare leggermente il concime nei primi centimetri di terreno. Questo aiuta a prevenire la volatilizzazione dell’azoto e migliora l’assorbimento dei nutrienti da parte delle radici.
  4. Annaffiatura: Dopo l’applicazione del concime, effettua un’abbondante annaffiatura per facilitare lo scioglimento e la diffusione dei nutrienti nel suolo, rendendoli più facilmente accessibili alle radici dell’olivo.

Seguendo questi passaggi, assicurerai una distribuzione efficace del concime che favorirà una crescita sana e produttiva delle tue piante di olivo.

In che periodo si concima il terreno?

Il periodo ideale per concimare il terreno varia in base al tipo di piante coltivate e alle specifiche esigenze stagionali:

  • Ortaggi e fiori annuali: in primavera, all’inizio della stagione di crescita, e nuovamente in estate per sostenere la fioritura o la fruttificazione.
  • Prati e giardini: all’inizio della primavera per stimolare la crescita, e in autunno per preparare il prato al periodo invernale.
  • Alberi da frutto e arbusti: in tarda inverno o inizio primavera prima che inizi la nuova crescita, e talvolta in autunno per piante che necessitano di un sostegno nutrizionale aggiuntivo per lo sviluppo radicale.
  • Piante perenni: in primavera quando iniziano a mostrare nuovi germogli e, per alcune specie, nuovamente in estate per supportare la fioritura.

È importante evitare la concimazione durante i periodi di siccità o quando le piante sono in stato di stress, poiché potrebbe danneggiarle anziché beneficiarle.

Qual è la migliore concimazione?

La migliore concimazione dipende dal tipo di piante, dalle condizioni del suolo e dagli obiettivi specifici di crescita o produzione. In generale, una concimazione equilibrata che fornisce tutti i nutrienti essenziali – azoto (N) per la crescita delle foglie, fosforo (P) per lo sviluppo delle radici e dei fiori, e potassio (K) per la salute generale della pianta e la resistenza alle malattie – è considerata ideale. L’utilizzo di concimi organici, come compost, letame ben maturo, o preparati specifici a lenta cessione, è spesso preferibile per il miglioramento a lungo termine della struttura e della fertilità del suolo, oltre che per la sostenibilità ambientale. La chiave è adattare il tipo e la quantità di concime alle necessità specifiche delle piante e del suolo, eventualmente dopo un’analisi del suolo per determinarne le carenze.

Quanto bagnare dopo concimazione?

Dopo la concimazione, è importante bagnare abbondantemente per aiutare a sciogliere il concime e facilitarne l’assorbimento da parte delle radici delle piante. La quantità di acqua necessaria dipende dal tipo di concime utilizzato e dalle condizioni del suolo, ma generalmente si consiglia di fornire un’irrigazione sufficiente a inumidire il terreno fino ad una profondità di circa 15-20 cm. Questo assicura che i nutrienti si diffondano efficacemente nel suolo e raggiungano il sistema radicale delle piante.

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